Abstract: |
Le sequenze prosodiche iniziali di Tro. 136 e 141 sono di difficile interpretazione, e per questo a volte si è intervenuto a normalizzare o a emendare il testo; la loro interpretazione come ια + αν e ια + ια non convince, così come la teoria della Dale del «light anapaest». Sembra invece più sensato ipotizzare, in questi casi, la protrazione di una vocale o la presenza di una pausa, e rappresentare il testo tràdito attraverso la successione di elementi brevi e lunghi. |