Corso monografico
La lirica di Orazio (Odi ed Epodi) come latinizzazione della lirica
greca.
Parte istituzionale
I fondamenti metodologici della filologia classica. L’edizione
critica, con applicazione pratica al testo di Orazio.
La trasmissione dei testi. Tradizione diretta e indiretta.
BIBLIOGRAFIA
Come ‘edizione di servizio’ di Orazio, si consiglia quella
della Rizzoli BUR Pantheon, Milano 2002, con introduzione di Alfonso
Traina. Si farà spesso riferimento a edizioni critiche di Orazio,
per es. di Klingner, Shackleton-Bailey e altri, tutte presenti in
Dipartimento, così come all’ed. di P. Venini e L. Canali,
voll. I e II (Roma 1999, con trad. ital. e commento) e all’Enciclopedia
oraziana, a c. di F. Della Corte e S. Mariotti, voll.3, Roma
1996-98.
Per i commenti, a parte quelli classici di Kiessling-Heinze, Nisbet-Hubbard
ecc., si può ricorrere a quelli italiani di O. Tescari per
le Odi (Torino 19673) e di A. Cavarzere per gli
Epodi (Venezia 1992, con trad. ital.). Esiste anche un’ottima
Antologia oraziana a c. di A. La Penna, Firenze 1969.
Fra gli studia docta, rammento soltanto, oltre alla già cit.
‘Introduzione’ di A. Traina: E. Fraenkel, Orazio,
trad. ital., Roma, Salerno, 1993; Aa.Vv., L’influence grecque
sur la poésie latine de Catulle à Ovide, Genève
1956, spec. pp. 93-130; F. Citti, Studi oraziani. Tematica e intertestualità,
Bologna, Pàtron, 2000.
Altra bibliografia specifica verrà fornita nel corso delle
lezioni, unitamente ai carmi da leggere.