Testi di Ipponatte
commentati a lezione

Fr. 3a W.2
Ermes strangolacani – in meonio Kandàule –
compagno dei ladri, vieni a tirami la scaperda…

Fr. 10 W.2
che diventi secco per la fame, e strascinato come un pharmakós
abbia sette frustate sull’uccello…

Fr. 17 W.2
Arete, al lume di lucerna, china su di me

Fr. 25 W.2
«Che ti stecchisca Artemide!» - «E te Apollo!»

Fr. 32 W.2
Ermes, caro Ermes, cucciolotto di Maia, Cillenio,
ti scongiuro: ho un freddo da non dire
e batto i denti…
dona un mantello al tuo Ipponatte, e una vesticciola,
e sandalucci e babbucce e poi, d’oro,
sessanta chili su quell’altro piatto…

Fr. 34 W.2
perché mai mi hai donato né un mantello
denso, rimedio al gelo invernale,
né con babbucce spesse m’hai coperto
i piedi, ché non mi si spezzassero i geloni…

Fr. 39 W.2
per le mie pene esalerò l’anima gemente
se non mi mandi subito un medimno
d’orzo: della farina mi farò un ciceone
da bere per curare la mia miseria

Fr. 84 W.2
…e io scopavo… e …
…tirandolo su come a seccare una salsiccia…
…che andasse in malora Bupalo…
e lei subito mi lasciò e io venni
ed eravamo alla fine della cosa
e io come ammainando una vela sgonfia
lascia abbassare il torrione del ventre…

Frr. 120 + 121 W.2
Tenetemi il mantello, che voglio fare un occhio nero a Bupalo

sono ambidestro e non fallisco il colpo

Fr. 128 W.2
Cantami o Musa l’Eurimedontìade
Cariddi mangia-mare, pancia-trincia-
tutto: con voto avverso avversa sorte
patisca, per la volontà del popolo,
sulla riva dell’infecondo mare…